Nel mondo del fitness e della riabilitazione, due strumenti hanno rivoluzionato l’approccio dei professionisti sanitari verso la valutazione e il trattamento del movimento:

  • il Functional Movement Screen (FMS) – Scrutinio dei Movimenti Funzionali

e il

  • Selective Functional Movement Assessment (SFMA) – Analisi Selettiva dei Movimenti Funzionali

Entrambi sono parte integrante di un sistema olistico volto a ottimizzare la funzionalità del movimento umano, ma ognuno con il suo specifico ambito di applicazione.

Scrutinio Vs Analisi del Movimento

Nel contesto della valutazione del movimento, i termini “scrutinio” e “analisi” indicano due approcci distinti ma complementari. Lo scrutinio, come impiegato nel Functional Movement Screen (FMS), si riferisce all’esame preliminare delle Abilità motorie di base. Questo processo non è tanto focalizzato sulla diagnosi di specifiche disfunzioni quanto sulla rilevazione di limitazioni generali o asimmetrie che devono essere prese in considerazione ed eventualmente corrette perché potrebbero predisporre a infortuni o influenzare negativamente le prestazioni. L’obiettivo dello scrutinio è quindi identificare aree che necessitano di ulteriori indagini o correzioni, prima che un individuo inizi un programma di allenamento.

D’altra parte, l’analisi come nel caso del Selective Functional Movement Assessment (SFMA), implica un’esplorazione più approfondita e specifica, mirata a individuare la causa radice del dolore o della disfunzione associata al movimento. Questo approccio diagnostico dettagliato va oltre la semplice identificazione delle aree problematiche, cercando di comprendere le interconnessioni tra varie parti del corpo e come queste influenzino il movimento complessivo. L’analisi è quindi più specifica e mirata, richiedendo una conoscenza approfondita delle dinamiche corporee per formulare un piano di trattamento efficace.

FMS: il punto di Partenza per l’Allenamento

L’FMS (Functional Movement Screen) rappresenta il punto di partenza ideale nell’ambito della valutazione del movimento in assenza di dolore perché è progettato per identificare limitazioni e asimmetrie nei movimenti basilari di cui l’uomo dovrebbe esser padrone. Questa valutazione preliminare si concentra su movimenti che non richiedono competenze o capacità atletiche avanzate, ma che riflettono piuttosto le funzioni motorie fondamentali necessarie per svolgere attività quotidiane e allenarsi senza rischi.

La metodologia dietro l’FMS si basa sull’idea che, per ottenere prestazioni ottimali e ridurre il rischio di infortuni, il corpo umano deve essere in grado di eseguire una serie di movimenti di base con una certa fluidità, forza, e stabilità. I test dell’FMS sollecitano tutte le parti corporee fino al limite delle loro capacità articolari, mettendo in luce eventuali restrizioni o disfunzioni che potrebbero non essere evidenti nella vita quotidiana o durante l’esecuzione di esercizi specifici.

Se un individuo non soddisfa i requisiti minimi in uno o più dei test dell’FMS, ciò indica che esistono limitazioni o asimmetrie nel movimento che necessitano di correzione. Queste limitazioni possono derivare da una varietà di cause, come rigidità muscolare, debolezza in specifici gruppi muscolari, o mancanza di coordinazione motoria, le quali possono compromettere l’abilità di eseguire movimenti più complessi in modo sicuro ed efficiente.

Inoltre, la difficoltà di alcuni movimenti testati nell’FMS può portare al limite le capacità articolari di un individuo, talvolta evocando dolore in caso di disfunzioni nascoste. Quando ciò accade, l’FMS funge da segnale di allarme che indica la necessità di passare a un’analisi più dettagliata per identificare e trattare la causa specifica del dolore o della limitazione. Questo passaggio all’analisi dettagliata è fondamentale per prevenire l’aggravarsi di problemi sottostanti e per garantire che ogni individuo possa muoversi con la massima efficienza e sicurezza.

In virtù di queste considerazioni, l’FMS rappresenta il primo passo nel processo di valutazione del movimento. Questo strumento è progettato per identificare le limitazioni e le asimmetrie nelle Abilità di movimento fondamentali, le quali potrebbero precludono una vasta selezione di esercizi allenanti e possono ostacolare le prestazioni fisiche.

L’FMS non solo anche da bussola per la selezione degli esercizi, suggerendo modifiche o esercizi correttivi per affrontare le aree di debolezza individuate, ma agisce anche come filtro per identificare coloro che necessitano di un’indagine più approfondita attraverso l’SFMA (Selective Functional Movement Assessment), specialmente quando il movimento evoca dolore o quando le limitazioni identificate superano la capacità di essere corrette attraverso gli interventi proposti dall’FMS.

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SFMA: Oltre il Dolore

L’SFMA entra in gioco come un’estensione logica del processo iniziato con l’FMS. Mentre l’FMS è focalizzato sulla rilevazione di limitazioni funzionali e asimmetrie senza indagare approfonditamente le cause specifiche del dolore, l’SFMA è progettato per coloro che manifestano dolore durante i movimenti. Questo sistema di valutazione avanzato consente ai professionisti di analizzare in modo più specifico la natura e l’origine del dolore, attraverso un’indagine che considera non solo la sintomatologia, ma anche le possibili interazioni tra diverse parti del corpo che contribuiscono al movimento disfunzionale.

L’SFMA mira quindi a identificare le aree di disfunzione che non sono direttamente percepibili dal paziente come fonte di dolore, ma che influenzano comunque la qualità del movimento. Questo approccio permette di elaborare strategie di intervento mirate, che possono includere esercizi di correzione, terapie manuali, modifiche all’allenamento o al comportamento motorio quotidiano, al fine di riabilitare il movimento in modo olistico.

L’immagine presenta tre pannelli che descrivono diversi strumenti di valutazione del movimento: FMS, SFMA e FCS. Il primo pannello, con lo sfondo rosso e il simbolo di un uomo in una posa di squat con le braccia alzate, è dedicato al Functional Movement Screen (FMS), che risponde alla domanda “COME?”. Indica come ci muoviamo e, in base ai risultati, permette di evitare esercizi non supportati da una buona qualità di movimento, stabilire esercizi riabilitativi per migliorare il movimento e identificare movimenti che causano dolore. Il secondo pannello, di colore nero con il simbolo di un uomo che si piega da un lato, riguarda il Selective Functional Movement Assessment (SFMA), che risponde alla domanda “PERCHÉ?”. Questo strumento è utilizzato per capire perché certi movimenti causano dolore. I risultati aiutano a identificare le parti del corpo coinvolte nel movimento doloroso e a stabilire approcci terapeutici e riabilitativi. Il terzo pannello, con sfondo grigio e il simbolo di un uomo che corre, illustra il Fundamental Capacity Screen (FCS), che risponde alla domanda “QUANTO?”. Questo strumento valuta quanto atletismo possiamo esprimere, stabilisce il livello delle prestazioni atletiche rispetto alla popolazione generale e agli avversari in uno specifico sport, e determina quali capacità di prestazione devono essere sviluppate per creare un atleta migliore.In sintesi, partire dall’FMS in assenza di dolore consente di stabilire una base di movimento funzionale sicura e efficiente, mentre l’identificazione di limitazioni significative o l’emergere di dolore durante questo screening iniziale segnala la necessità di approfondire con l’SFMA. Questo processo sequenziale assicura che ogni individuo riceva un livello di attenzione e cura adeguato alle proprie esigenze specifiche, promuovendo un ritorno ottimale alla funzionalità completa e prevenendo ulteriori disfunzioni o infortuni.

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Integrare FMS e SFMA per Risultati Ottimali

I professionisti sanitari che incorporano sia l’FMS che l’SFMA nel loro lavoro hanno a disposizione un approccio potente e olistico per gestire e migliorare la funzionalità del movimento nei loro pazienti o clienti. L’FMS serve come punto di partenza per chi è libero da dolore, mentre l’SFMA guida l’intervento terapeutico quando il movimento diventa fonte di sofferenza.

Questi strumenti non solo aiutano a eliminare il dolore ma anche a rivelare e trattare le disfunzioni nascoste che possono portare all’insorgenza di sintomi. Offrono una guida chiara su quali regioni trattare e quali tecniche di trattamento utilizzare, che si tratti di terapia manuale, esercizi correttivi o strategie di gestione del dolore.

Conclusione

L’integrazione del FMS e dell’SFMA nella pratica clinica rappresenta un avanzamento significativo nel campo della riabilitazione e del fitness. Offrendo una valutazione dettagliata delle competenze motorie e un percorso chiaro per la gestione del dolore associato al movimento, questi strumenti consentono ai professionisti sanitari di fornire interventi personalizzati e basati sull’evidenza. Che si tratti di preparare un individuo all’allenamento o di assistere un paziente nel suo percorso di recupero, l’FMS e l’SFMA sono indispensabili per garantire risultati ottimali e migliorare la qualità di vita delle persone attraverso un movimento funzionale e senza dolore.